LE VIE FERRATE DEL BRENTA E NON SOLO!

ferrata dolomiti

Dicono siano tra le vie ferrate più belle al mondo e non facciamo fatica a crederci perché effettivamente lo pensiamo pure noi. Senza dubbio stiamo parlando delle uniche e tradizionali Bocchette, vie ferrate che si sviluppano lungo l’intero gruppo delle Dolomiti di Brenta, collegando gran parte dei rifugi situati sul Brenta, partendo dal Rifugio Graffer a nord, fino all’Agostini e i XII Apostoli a sud.

Ma cos’è una via ferrata?

Se ti stai chiedendo cos’è una ferrata, te lo spieghiamo velocemente prima di narrarti una piccola storia. Le vie ferrate non sono altro che un sentiero attrezzato con cordini d’acciaio, scale e cambre che permettono di percorrere sentieri situati in luoghi troppo pericolosi per essere percorsi senza protezioni. Indossando casco, imbrago e kit da ferrata questi sentieri attrezzati risultano adatti a tutti coloro che già frequentano un po la montagna. Per chi invece è alle prime armi con sentieri, scarponi e attrezzatura specifica, consigliamo di affidarsi agli specialisti del settore, le guide alpine, che ti permetteranno di percorrere il sentiero attrezzato in tutta sicurezza.

La via delle Bocchette, una questione di cenge

vie ferrate

vie ferrate dolomiti di Brenta

Un percorso con un’ideologia nuova per l’epoca in cui è stato pensato e costituito. Ci troviamo a cavallo tra 1800 e 1900 e il Brenta è terra di scoperte. Diversi furono infatti gli alpinisti internazionali che misero le mani sulla dolomia, alla ricerca di una conquista, di un primato o anche solo di una bella scalata. Attorno al 1930 si pensò seriamente ad un “collegamento” dei vari rifugi SAT presenti nelle Dolomiti di Brenta. L’idea più realizzabile fu proprio quella di sfruttare le cengia del Brenta, attrezzandole per raggiungere il Passo del Grostè, partendo inizialmente dal rifugio Tosa. Diversi furono gli alpinisti e le guide alpine coinvolte per capire la fattibilità del progetto. Un progetto che, dopo più di 30 anni, si concluse con la costruzione delle Bocchette Alte, ferrata dalla vista unica e dai paesaggi indescrivibili!

 

Ma la cosa che più fa riflettere, e che viaggia in maniera opposta alle ferrate moderne. Grazie appunto a cenge, terrazzini e passaggi naturali, la mano dell’uomo non è servita granché (se non per mettere in sicurezza il tracciato). E’ prevalsa la mente di questi “ingeneri” che son riusciti a realizzare passaggi (molti dei quali percorsi già prima da contrabbandieri e cacciatori) senza demolire troppo la roccia naturale. Nessuna cima è stata inoltre concatenata perché chi le ha costruite, ha lasciato la conquista delle vette agli scalatori.

Poter percorrere questi sentieri, nel silenzio autunnale del Brenta, non ha prezzo! Un amante delle vie ferrate non può appendere i moschettoni al chiodo finché non inserisce le Bocchette sul proprio diario di bordo.

Abbandonando per un attimo il Brenta… che altre vie ferrate si possono fare…

Nuovi nuovi, di recente costruzione o miglioramento, ci sono due vie ferrate situate nel fondo valle, una di queste ideali soprattuto per i neofiti di questo sport.

La prima via ferrata si trova al Passo del Ballino, sulla strada per Riva del Garda. Si tratta di una ferrata per esperti, che percorre in verticale il canyon scavato dal fiume. Non fatevi ingannare dalla lunghezza della ferrata (circa 3 ore) è un giro veramente tosto dove in diversi punti bisogna fare affidamento sulle proprie braccia. Ci sono diversi ponti sospesi che attraversano il canyon e diversi scalini nella roccia che aiutano la progressione. Insomma la via ferrata Regina delle Acque ti aspetta ma solo se sei un esperto.

La seconda via ferrata si trova a Preore, vicino alla palestra di roccia Croz delle Fiere, appena sopra il paese di Preore. Anche qui scalini e passaggi su roccia ti permetteranno di fare un bel giro ad anello in cui incontrerai diverse sculture in legno, non per niente si chiama Via Ferrata Artpinistica! Vai a scoprire questo interessante itinerario, adatto anche ai neofiti con l’accompagnamento di una guida alpina.